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Tante dosi per i clienti fedeli: nei guai "Rocco" e il suo compare

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alessandra Borghi
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E' durata quasi un anno l'operazione della sezione antidroga della squadra mobile di Perugia che ha stretto il cerchio su due magrebini ritenuti coinvolti in un fruttuoso giro di spaccio di eroina e cocaina. Lo schema sarebbe stato questo: il principale indagato, tunisino, contattato telefonicamente dai vari assuntori, per gli scambi non si allontanava neanche dal proprio domicilio, in zona Settevalli, ma li attendeva sotto casa o all'interno, quindi vendendo le dosi, in maniera estremamente rapida. Talvolta, l era coadiuvato o sostituito dal socio in affari, connazionale, che agiva nella stessa maniera. Le risultanze investigative hanno consentito di accertare come i due pusher erano operativi già da anni, essendo state documentate cessioni che risalgono al 2015, ma anche che il volume di affari era importante, visto che, dei vari assuntori, molti erano abituali, acquistando stupefacente due o tre volte a settimana o anche ogni giorno. Nelle comunicazioni usavano un linguaggio dissimulato, ma abbastanza chiaro e il principale indagato era noto come "Rocco". Per entrambi gli indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere.