
Gkn, il giudice blocca i licenziamenti: "Violati i diritti sindacali"

Il Tribunale del Lavoro di Firenze ha revocato l’apertura dei licenziamenti collettivi per la Gkn di Campi Bisenzio (Firenze). I giudici hanno dato ragione ai sindacati, che avevano impugnato il procedimento avviato verso i 422 dipendenti licenziati dal gruppo, che per il Tribunale ha violato l’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori, mettendo in atto comportamenti anti sindacali. I lavoratori erano stati informati di aver perso il posto con una email.
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Il Tribunale di Firenze condanna Gkn "a porre in essere le procedure di consultazione e confronto previste dall’articolo 9 parte prima del Ccnl e dall’accordo aziendale del 9 luglio 2020 indicato in motivazione; a pubblicare il testo integrale del presenze decreto a sue spese e per una sola volta sulle edizioni nazionali dei quotidiani La Repubblica, La Nazione, Corriere della Sera e Il Sole 24 Ora; al pagamento in favore del sindacato ricorrente delle spese di giudizio che liquida in complessivi 9.300 euro oltre Iva, cpa e contributo spese generali".
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Per il giudice del Tribunale del Lavoro di Firenze, Anita Maria Brigida Davia, che ha revocato i licenziamenti collettivi di 422 lavoratori della Gkn, l’azienda di campi Bisenzio (Firenze) specializzata nella produzione di componentistica per il settore automotive, "è configurabile un’evidente violazione dei diritti del sindacato, messo davanti al fatto compiuto e privato della facoltà di intervenire sull’iter di formazione della decisione" da parte dei vertici della multinazionale di lasciare a casa i dipendenti. È quanto si legge in un passaggio del decreto con cui il Tribunale del Lavoro accoglie il ricorso presentato dalla Fiom, rappresentata dagli avvocati Andrea Stamaccia e Franco Focareta. Per il giudice, nel comunicare i licenziamenti collettivo con una email, il 9 luglio scorso, la Gkn è venuta meno al "democratico e costruttivo confronto che dovrebbe caratterizzare le posizioni delle parti".
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