
Studente carbonizzato, il taglio alla gola e altri sospetti: l'ipotesi omicidio resta in piedi

E' ancora mistero sulla morte di Francesco Pantaleo, lo studente trovato carbonizzato nelle campagne di Pisa. Se gli inquirenti rimangono ancora cauti, facendo prevalere ancora l'ipotesi suicidio, ci sono alcuni elementi che in realtà farebbero pensare ad altro. E' emerso infatti uno squarcio piuttosto ampio sotto al collo, compatibile con il taglio di una lama. Anche se gli inquirenti rimangono molto cauti: i corpi bruciati presentano irregolarità, ferite e lacerazioni che possono essere dovuti all’azione del fuoco sui tessuti organici. E almeno per il momento non ci sono altre tracce di evidenti e sicure ferite. Il ragazzo prima di uscire di casa sembrava avesse fatto di tutto per non lasciare tracce. Dal pc sono stati cancellati i files e dal cellulare avrebbe provato a disattivare i dati della geolocalizzazione. A casa c’era anche il portafogli.
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L’autopsia dovrebbe essere effettuata ad inizio settimana ed evidentemente darà ulteriori risposte. Sembra tuttavia improbabile che qualcuno si tolga la vita dandosi fuoco. Nel luogo del ritrovamento del cadavere non sono state, tra l’altro, trovate tracce evidenti di liquido infiammabile, né di contenitori o inneschi. La vittima indossava una maglietta e un paio di pantaloni ma non le scarpe. Lo studente universitario, Francesco Pantaleo, era un 23enne di Marsala (Trapani), scomparso da Pisa il 24 luglio, il cui corpo carbonizzato è stato ritrovato nel tardo pomeriggio di domenica 25 luglio nelle campagne di San Giuliano Terme (Pisa).
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La certezza dell’identificazione è avvenuta tramite la comparazione con il Dna messo a disposizione degli inquirenti dai genitori del giovane e il risultato è arrivato solo nel tardo pomeriggio di venerdì scorso. "Al momento non sono emerse evidenze o elementi certi circa la presenza di altre persone sul luogo del rinvenimento del cadavere che era completamente carbonizzato", ha precisato all’Adnkronos il comandante del reparto operativo dei carabinieri di Pisa, il tenente colonnello Giovanni Mennella. Ma quel taglio alla gola alimenta sospetti sull'ipotesi omicidio.
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