
Saman Abbas, mandato di cattura internazionale per i genitori

Mandato di cattura internazionale per Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, madre e padre di Saman, la diciottenne pachistana che si presume possa essere stata ammazzata due mesi fa dalla famiglia a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, dopo aver rifiutato un matrimonio forzato in patria con un cugino. Infatti la Procura di Reggio Emilia ha inoltrato la richiesta di rogatoria al Pakistan.
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I genitori della ragazza sono indagati con l'accusa di omicidio premeditato, sequestro di persona e occultamento di cadavere, in concorso con lo zio di Saman, ritenuto l'esecutore materiale, un cugino della ragazza (questi ultimi due sono latitanti e ricercati in tutta Europa) e un altro cugino: l'unico arrestato della vicenda che in questo momento si trova in carcere. Su quest'ultimo, lo riporta la Gazzetta di Reggio, i carabinieri dei Ris hanno analizzato le unghie per accertare se ci sono tracce compatibili con il Dna di Saman. Il cugino, interrogato per nove ore di fila sabato 3 luglio, si è dichiarato estraneo alla vicenda e non ha fornito alcuna indicazione utile al ritrovamento. Ma a non convincere gli inquirenti sono le spiegazioni a proposito del video che lo ha immortalato, la sera del 29 aprile, camminare portando con sè attrezzi da scavo insieme all’altro cugino indagato: nell’ipotesi investigativa quelle pale servivano a scavare la fossa dov’è stata seppellita Saman.
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Intanto continuano senza sosta le ricerche del corpo. Nessuna novità dai controlli in alcuni pozzi di una seconda porcilaia, a circa 2 chilometri di distanza dall’azienda. Mentre un gruppo di archeologi di Milano si è offerto di collaborare: aiuto accettato dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia, che stanno indagando sul caso. I militari si stanno avvalendo anche dell'aiuto di una squadra di cani della polizia tedesca specializzati che già furono utilizzati per trovare i corpi dei coniugi Neumair in Alto Adige.
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