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Sara Pedri, si dimette e sparisce nel nulla: ispettori in ospedale. Retroscena inquietanti

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Sviluppi e retroscena choc sul caso di Sara Pedri. Arriva la notizia che "il direttore sanitario dell’Apss Pier Paolo Benetollo ha rimesso il mandato", come ha dichiarato il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. La notizia è stata riportata sul quotidiano ildolomiti.it. Fugatti aggiunge dei dettagli: "Abbiamo chiesto fin dall’inizio chiarezza alle parti coinvolte: la Giunta e l’assessorato sono arrivati in modo tardivo a un’informazione che fino a ieri non sapevano. Noi prendiamo con rispetto e responsabilità la scelta del direttore dell’Apss, valuteremo nei prossimi giorni la situazione".

 

 

Il tutto è legato alla vicenda che riguarda Sara Pedri, la ginecologa 32enne forlivese sparita da Cles in Trentino il 4 marzo e che aveva lamentato di essere mobbizzata sul lavoro, con una pressione via via sempre più forte sulla sanità trentina e con l’attenzione di importanti trasmissioni televisive come il programma di Rai3 "Chi l’ha visto?" condotto da Federica Sciarelli.

Si muove il governo. Una vicenda inquietante con retroscena choc. "Il 6 luglio gli ispettori del ministero della Salute arriveranno all’ospedale Santa Chiara di Trento. Lo ha deciso il ministro Roberto Speranza", ha detto all'agenzia di stampa LaPresse l’avvocato Nicodemo Gentile che rappresenta la famiglia di Sara Pedri, la ginecologa forlivese di 32 anni di cui non si sa più nulla dal 4 marzo scorso subito dopo il trasferimento dall’ospedale del capoluogo, ora al centro dell’inchiesta della commissione interna dell’azienda sanitaria provinciale, a quello di Cles da cui si era dimessa 24 ore prima della sparizione. "Ora credo che l’azienda sanitaria dovrà dare una risposta forte - prosegue l’avvocato Gentile -. Un segnale di dignità che dovrebbe arrivare anche dalla politica".

 

 

"Non ho mai desiderato suicidarmi, ma ti giuro che ogni volta che andavo a lavorare pregavo di fare un incidente, rompermi le gambe, rimanere paralizzata e rimanere a casa per sempre. Non puoi portare il tuo dipendente a questo livello. Ti fanno lavorare per tre, ti ammazzano di lavoro e quando tu ti ammali ti mandano in disciplinare perché ti sei permessa di metterti in malattia, fino a farti fuori",  è la testimonianza rilasciata nel corso di Chi l’ha visto?, da una dipendente del reparto di ginecologia e ostetricia del Santa Chiara di Trento, lo stesso dove per tre mesi ha lavorato Sara Pedri.