Denise Pipitone, "chi è il regista raffinato del rapimento". Meluzzi indica la nuova pista per le indagini
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Denise Pipitone, il caso è riaperto dopo 17 anni e Alessandro Meluzzi ospite a Quarto Grado su Retequattro, indica dove vanno allargate le indagini per arrivare a una verità per la bimba scomparsa da Mazara del Vallo il primo settembre 2004.
Denise Pipitone, "ci sono altri indagati". Scoop di Quarto Grado e c'è di mezzo una donna
Su che fine possa aver fatto la figlia di Piera Maggio e di Pietro Pulizzi (lui è il padre naturale, la bima è stata cresciuta da Tony Pipitone, all'epoca marito di Piera Maggio), Meluzzi ha dei sospetti che riguardano il contesto sociale. Lo spiega nel corso della trasmissione argomentandolo: "A volte nelle indagini bisogna restringere lo zoom col microscopio, altre volte per capire qualcosa bisogna allargarlo sul contesto", premette sollecitato da Gianluigi Nuzzi.
Poi continua: "Voi pensate davvero e siete tutti esperti di indagini e criminologia, con tutto il rispetto che si può avere e io ho per il popolo siciliano che adoro, che in un territorio come Mazara del Vallo nel Trapanese che è la patria di Messina Denaro che non c'entra con questo caso, luoghi dove non si può rubare una macchina o un motorino senza che i boss delle mafie locali lo sappiano, possa avvenire una catastrofe di questa natura con la scomparsa di una bambina. E ancora i pescherecci, i depistaggi ecc tutto questo senza che la criminalità organizzata abbia tutte le informazioni?"
Secondo Meluzzi occorre quindi allargare le indagini e indica la nuova pista: " Sono territori minati, se non si allargano le indagini in questa zona non si capirà mai perché sono potute accadere queste cose che non sarebbero potute accadere se non avessero avuto fra i registi qualche mente se non raffinatissima almeno abbastanza raffinata". Una situazione complessa quindi, ma che secondo l'esperto deve spingere a guardare nella zona della criminalità organizzata.
