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Un giorno in pretura, il sequestro del pullman scolastico di Crema su Rai3

 Roberta Petrelluzzi Un giorno in Pretura

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La ricostruzione di un fatto di cronaca ancora impresso nelle menti di molti. Stasera, sabato 29 maggio a mezzanotte e mezza su Rai3, “Un giorno in pretura” propone il racconto di una vicenda che tenne l’Italia col fiato sospeso: era il 20 marzo del 2019 quando un pullman scolastico, con a bordo due classi di seconda media di un istituto di Crema, venne sequestrato dal suo autista.

 

 

L’uomo cosparse l’intero veicolo di benzina e solo l’iniziativa coraggiosa dei ragazzini sequestrati impedì la tragedia. 
L’autista del pullman era Sy Ousseynou, cittadino italiano di origini senegalesi, che dichiarò di aver compiuto un gesto dimostrativo contro la politica che lascia morire i migranti nel Mediterraneo. Di fronte al Tribunale penale di Milano Ousseynou ha dovuto rispondere di numerosi reati, aggravati dalla finalità terroristica.

 

 

La Corte d’Assise di Milano ha condannato Osseynou Sy a 24 anni per sequestro aggravato dalle finalità terroristiche, strage, incendio, lesioni e resistenza. Sy il 20 marzo 2019 ha dirottato, come premesso, un bus con a bordo 50 studenti della scuola media Vailati di Crema, due professori e una bidella. Il bus, fermato dai carabinieri alle porte di Milano sulla Vigevanese, ha preso fuoco mettendo a rischio la vita dei passeggeri, salvato dai miliari.
La Corte, presieduta da Ilio Mannucci Pacini, ha riconosciuto a Sy le attenuanti generiche e lo ha interdetto dai pubblici uffici. Gli stessi pm Alberto Nobili, a capo del pool antiterrorismo della procura di Milano, e Luca Poniz avevano sollecitato una condanna a 24 anni e chiesto per l’autista 48enne le attenuanti generiche. I giudici hanno riconosciuto anche risarcimenti a titolo di provvisionale pari a 25 mila euro per ognuno dei ragazzi che si sono costituiti parti civili tramite i loro genitori, ai quali è stato riconosciuto un risarcimento di 3 mila euro ciascuno.