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L'omicidio di Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. La mamma: "Vogliamo morire dopo aver fatto giustizia"

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"Fabrizio era ed è nostro figlio. Colui che nella sua essenza era adorabile. Si era perso nei meandri della devianza, conservando però le sue parti migliori e facendo la differenza anche in quel mondo criminale. Ha distrutto la sua vita e la nostra, ma resta nostro figlio". Sono parole di Maria Assunta Piscitelli, la mamma di Fabrizio, detto Diabolik, ucciso il 7 agosto 2019 a Roma, al parco degli Acquedotti. La donna ha rilasciato le sue dichiarazioni a Non è l'Arena, il talk condotto da Massimo Giletti e in onda la domenica sera su La7, in cui ancora una volta è stato affrontato il caso del misterioso omicidio. E' stato Carlo Marsili a intervistare la mamma del capo ultras della Lazio che fu ammazzato con un colpo di pistola. 

A quasi due anni dall'omicidio, ancora non c'è stata una svolta dal punto di vista delle indagini: "Viviamo questa condizioni consumandoci nell'attesa - spiega la donna - ma fermamente consapevoli che non ci rassegneremo a questo silenzio. Vogliamo morire dopo aver assicurato l'ergastolo a questa, mi consenta di dire, feccia, che purtroppo nostro figlio ha confuso con altro". Maria Assunta Piscitelli ha sottolineato che "non ci credo affatto che nessuno abbia visto nulla o sappia. Di sicuro nostro figlio non aveva amici perché se tali fossero stati, avrebbero contribuito alla verità. Più semplicemente Fabrizio si era circondato di gentaglia, priva di qualsiasi valore o principio. Gentaglia che preferisce conservare il posto nella strada anziché nella giustizia ad un amico". 

"Mio figlio era libero e su questo non ci sono dubbi - ha aggiunto - Ha assunto questo ruolo di boss dopo la sua morte. Mi chiedo: serve per giustificare la difficoltà delle indagini?". E ancora: "Ha fatto tante scelte sbagliate. Tra le tante quella di un mondo che a noi non appartiene da generazioni". Sulla domanda a chi è servito l'omicidio, Maria Assunta Piscitelli ha spiegato che "dopo quanto ho letto, credo che abbia fatto comodo a molti, a tutti quelli senza scrupolo che vivono per i soldi. Credo pure che abbia fatto paura l'intento di ritirarsi, come a noi disse". L'intervista si è chiusa con un appello: "Si traduce in una parola: giustiza e quindi ergastolo. Il perdono per gli assassini, chiunque fossero, non ci sarà. Deleghiamo per questo il buon Dio". Clicca qui per ascoltare l'intervista della mamma di Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik