
Covid, nuovi sintomi spia: studio inglese spiega quali sono

Nuovi sintomi Covid 19 secondo uno studio dell'Imperial College di Londra. I brividi, la perdita di appetito, il mal di testa e dolori muscolari, sarebbero ulteriori sintomi spia del virus. E' l'agenzia AdnKronos a pubblicare la notizia. Lo studio è stato effettuato in base alle osservazioni che sono state condotte su un milione di persone dal mese di giugno 2020 a gennaio 2021. Sono i ricercatori inglesi a spiegare i nuovi disturbi, associali alla Sars Cov 2. Ovviamente vanno ad aggiungersi a quelli ormai considerati classici e tenuti in considerazione dall'Nhs, il Servizio sanitario inglese, secondo cui sono gli stessi di sempre: la febbre, la tosse insistente, la perdita del gusto e olfatto.
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Lo studio è stato effettuato dal team React (Real time Assessment of Community Transmission) dell'Imperial College. In alcuni casi la presenza dei sintomi rilevati è sembrata legata all'età, ma i brividi erano collegati a tutti i gruppi, indipendentemente dalla carta di identità del paziente preso in considerazione. Non solo. Più i sintomi vengono considerati intensi e maggiore è la positività al Covid. Il rapporto, però, precisa anche che il 60 per cento delle persone infettate non ha riportato alcun sintomo nella settimana precedente al test positivo.
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Il sito del ministero italiano della salute, ovviamente, ribadisce la linea tenuta fin dall'inizio della pandemia ed elenca quelli che continua a ritenere i principali sintomi per chi è affetto da Covid 19: febbre uguale o superiore a 37.5° e brividi; tosse di recente comparsa; difficoltà respiratoria; perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o diminuzione (iposmia); perdita del gusto (ageusia) o alterazione (disgeusia); naso che cola; mal di gola; diarrea (soprattutto nei bambini). Il ministero inoltre ricorda che gli anziani con età superiore ai 70 anni e con patologie preesistenti come ipertensione arteriosa, problemi cardiaci, diabete, malattie respiratorie croniche, cancro, corrono più rischi di sviluppare una forma grave della malattia. Così come i pazienti immunodepressi.
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