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Il Vaticano vieta l'ingresso a cani e gatti, l'Enpa scrive al Papa

Ludovico

Pietro Paolo Savini
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L’Ente Nazionale Protezione Animali ha preso carta e penna e ha scritto al Papa per chiedergli di «rimuovere l’anacronistico divieto sugli immobili del Vaticano con cui si vieta di tenere cani e gatti». Ne dà notizia un lancio dell'agenzia Adnkronos del 7 genaio 2021- «È di questi giorni la notizia del divieto di tenere cani e gatti all’interno degli immobili del Vaticano in base al regolamento condominiale attualmente in vigore. L’Ente Nazionale Protezione Animali, attraverso la sua Presidente nazionale, Carla Rocchi, - fa sapere Enpa - ha scritto a Papa Francesco per portare all’attenzione di Sua Santità questo problema che porta alla separazione obbligata da affetti cari, soprattutto in questo triste momento di pandemia». «La Sua sensibilità - scrive Carla Rocchi al Papa - il nome che ha scelto per sè - Franciscus -al momento di salire alla Cattedra di Pietro a sottolineare la continuità con il poverello di Assisi nella attenzione a tutte le creature del Signore ci rassicurano sul fatto che vorrà porre fine a questo anacronismo del passato che siamo certi non rifletta il Suo sentire e la profondità della Sua anima».