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Il tribunale dà ragione ai risparmiatori "beffati" di Verchiano

Catia Turrioni
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Il tribunale di Spoleto ha dato ragione a due risparmiatori di Verchiano che si erano visti negare la restituzione dell'importo contenuto nel loro libretto postale. La storia è quella ormai nota dell'impiegata infedele che, in dieci anni di permanenza negli uffici postali di Verchiano, Casenove e Pale, era riuscita a mettere in piedi, secondo gli investigatori, “una colossale truffa” ai danni di alcuni anziani clienti delle Poste per un ammontare complesivo di oltre settecentomila euro. I due risparmiatori di Verchiano si erano visti negare la restituzione dell'importo contenuto in un libretto postale ad essi intestato. La filiale aveva infatti riferito ai titolari del libretto postale oggetto di causa, che, contrariamente a quanto riportato dal titolo, il libretto risultava vuoto. I due risparmiatori si sono quindi rivolti alla Federconsumatori Perugia che è riuscita a far valere le loro ragioni.