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Milano, assalto in banca: il racconto del direttore, la fuga dei banditi grazie a fogne ed estintore, il mistero sul bottino

Marianna Castelli
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I rapinatori sono entrati dalle fogne e hanno chiesto di aprire il caveau. Quando si sono resi conto di essere stati scoperti, se ne sono andati nella stessa maniera in cui erano arrivati: dai sotterranei. E' il direttore della filiale della Credit Agricole di piazza Ascoli a Milano a raccontare cosa è avvenuto durante il colpo di questa mattina, 3 novembre. "Eravamo in tre - ha detto il responsabile dell'istituto - e quando io ho urlato "c'è una rapina" uno è riuscito a scappare". Il direttore poi è stato colpito ma i malviventi "non hanno infierito contro di me". Non è ancora chiaro da quante persone era composta la banda, secondo i primi riscontri delle forze dell'ordine, sembra almeno sei.

Armi in pugno, i malviventi hanno minacciato i dipendenti, ma hanno potuto rubare soltanto il contenuto delle cassette di sicurezza per via dell'apertura temporizzata della cassaforte. I rapinatori non hanno potuto attendere il momento giusto per l'arrivo sul posto delle forze dell'ordine e la conseguente fuga. Era sicuramente un piano ben studiato ed è impossibile quantificare il bottino perché non si conosce ovviamente il contenuto delle cassette private. Durante la rapina non è stato sparato un solo colpo. I banditi hanno utilizzato un estintore per creare un diversivo e favorire la fuga attraverso le fognature.