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Ucciso dalla polizia nella notte l'attentatore di Berlino

Jacopo Barbarito
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L'uomo morto nel conflitto a fuoco con la polizia durante un normale controllo stradale in piazza I Maggio a Sesto San Giovanni, a Milano, secondo fonti giudiziarie, è Anis Amri, l'attentatore di Berlino. Lo ha confermato il ministro dell'Interno Marco Minniti. Secondo le prime informazioni l'uomo in fuga dalla Germania dopo la strage, si sarebbe prima rifugiato in Francia e poi sarebbe arrivato in Italia in treno. Il giovane maghrebino è stata fermato durante un controllo stradale in piazza I Maggio a Sesto San Giovanni intorno alle 3 di venerdì 23 dicembre, ha estratto una pistola e sparato agli agenti di una Volante che hanno risposto al fuoco uccidendolo. Secondo alcune testimonianze, il giovane, un maghrebino tra i 20 e 30 anni, avrebbe urlato "Allah akbar".  "Nello zaino aveva pochissime e insignificanti cose. Un coltellino e qualche centinaio di euro. Non aveva cellulari, nessuno scritto, nessuna chiave e nessun documento. È un fantasma, non lasciava traccia. Nessun elemento da cui si possa partire". Così il questore di Milano Antonio De Iesu. All'interno anche un biglietto ferroviario di un treno francese con cui, secondo la ricostruzione della polizia, sarebbe arrivato nelle scorse ore a Milano. "Nessuno ci aveva detto, neanche l'Intelligence, che l'attentatore poteva trovarsi a Milano. Ora l'obiettivo investigativo è capire perché un soggetto che ha commesso un così grande crimine si trovasse in un Comune dell'hinterland milanese: se stesse aspettando qualcuno, o attendendo un pullman per altre destinazioni".