
Furbetti del cartellino, confermati i domiciliari per sei dipendenti

Confermati gli arresti domiciliari per i sei dipendenti che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre scatta l'obbligo di firma per l'unico che ha risposto al giudice, ossia il lavoratore più giovane (guarda il video che li inchioda). Queste le decisioni firmate dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Terni Maurizio Santoloci, dopo l'interrogatorio di garanzia per i sette finiti agli arresti nell'ambito dell'operazione 'Badge in Comune', fatta scattare dai carabinieri del comando provinciale di Terni dopo l'esposto del sindaco Alberto Falcini. Il gip Santoloci ha sciolto le riserve sulle misure cautelari nei confronti dei sette dipendenti dell'autoparco di Stroncone. Per i sei che hanno scelto la linea del silenzio durantel'interrogatorio di garanzia, andatoin scena venerdì mattina nelle aule del palazzo di giustizia ternano, la decisione è stata quella di confermare la misura cautelare degli arresti domiciliari. Servizio integrale a cura di Maurizio Colonna sul Corriere dell'Umbria del 12 giugno