
Estorsione a un commerciante, 8 anni di reclusione

Pesante era l'accusa - estorsione - e pesante è stata la condanna - otto anni di reclusione e 4 mila euro di multa - inflitta ad un 56enne di origini campane dal tribunale di Terni. I fatti, finiti all'attenzione dell'Arma dei carabinieri, risalgono all'inizio degli anni duemila. Un commerciante ternano, in gravi difficoltà economiche, aveva contattato l'uomo per ottenere dei prestiti e il suo debito era cresciuto fino all'ammontare di circa 40 milioni di vecchie lire, 8 dei quali solo per gli interessi. Somme che gli erano state chieste indietro, prima con modi semplicemente 'decisi' e poi via via più pesanti. Numerose le telefonate e gli sms di minacce giunti all'utenza del commerciante. Con il passare del tempo il 'pressing' si era fatto insopportabile. Come quando il creditore era andato a trovarlo, non certo per una visita di 'cortesia', e, oltre a percuotere la moglie, aveva cosparso di benzina la camera da letto dei due, minacciando che avrebbe dato fuoco a tutto. E in effetti qualche mese più tardi il negoziante si era ritrovato con l'auto divorata dalle fiamme. A seguito dell'indagine dei militari, a giudizio - fra gli altri - c'era finito il 56enne campano. In aula, l'accusa ha chiesto una condanna a sei anni e mezzo di reclusione, oltre a 3 mila euro di ammenda. Il giudice ha deciso invece per una pena più pesante - pari ad otto anni - nei confronti dell'uomo, residente in provincia di Viterbo e scarcerato di recente.