
Operaio morto per l'amianto, prosciolto responsabile sanitario

Su di lui un'accusa pesante come un macigno: omicidio colposo. In relazione alla morte di mesotelioma pleurico di un operaio della Perugina, deceduto nel lontano 2012. Alla fine, il responsabile sanitario dell'azienda, è stato prosciolto dal gup Carla Giangamboni. La difesa, rappresentata dall'avvocato Valeriano Tascini, aveva evidenziato la “scelta a dir poco singolare di individuare nel medico aziendale il soggetto responsabile in via unica ed esclusiva dell'evento determinatosi, escludendo a priori la responsabilità dei vertici aziendali, che in qualità di lavoro avevano del precisi obblighi giuridici”.