
Truffa milionaria con i risparmi dei suoi clienti

A lui avevano affidato i risparmi di una vita. Convinti che quel consulente finanziario avrebbe di colpo fatto lievitare i loro soldi, attraverso investimenti seri e soprattutto sicuri. Ma alla fine le loro speranze sono andate deluse, visto che quelle ingenti somme investite (si parla di quasi un milione e mezzo di euro) si sono come volatilizzate. Lasciando una decina di risparmiatori (professionisti, commercianti ma anche semplici pensionati, ora parti civili) con un pugno di mosche in mano. Con quella rabbia, montata nel tempo, che anche ieri mattina ha fatto rotta sul palazzo di giustizia. Dove è andato in scena un altro drammatico round del processo a carico appunto del furbo “promotore” ma anche del direttore di filiale di una nota banca, sotto accusa per truffa in concorso. Con la banca stessa citata nel procedimento civile. Ma andiamo ai fatti, che prendono inizio nel lontano 2000 fino ad arrivare a tutto il 2009, con i raggiri che si sarebbero verificati in più località del Perugino. Venuti alla luce dopo la denuncia presentata da un risparmiatore. “Avevo messo nelle sue mani tanto denaro - aveva riferito - per acquistare delle azioni ad un prezzo competitivo e che in breve tempo mi avrebbero garantito una importante rendita. Somme poi distratte per altri fini”. Da qui è scattato il lungo procedimento giudiziario. Con responsabilità a dir poco schiaccianti ipotizzate nel ricco capo d'imputazione. Con l'accusa che parla di “artifici e raggiri, consistiti nel promettere e garantire una redditività elevatissima”. A processo insieme al 46enne originario di Taranto ma da anni residente in Umbria (che ha fatto perdere le sue tracce) c'è anche il direttore di filiale. Che, sempre secondo il pm, concorreva con il consulente in questione, “agevolando alcune operazioni presso la sua banca (conti correnti e assegni)”. Ieri si è chiusa l'istruttoria. I due imputati sono difesi dai legali Masotti e Vesi, mentre i risparmiatori ingannati sono rappresentati dagli avvocati Zaganelli, Mazziotta, Uccelli e Maccaroni. A fine mese il verdetto.