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Lite furibonda per un debito di 500 euro

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Jacopo Barbarito
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Un debito di 500 euro tra un ragazzo brasiliano e la titolare di un negozio di telefonia ha fatto scattare una violenta lite nella mattinata di martedì 19 gennaio. Ma le versioni sono differenti. La titolare, infatti, ha riferito che il giovane - accompagnato da un amico - sarebbe arrivato nel suo negozio pretendendo la restituzione dei soldi, minacciandola e insultandola con frasi come "Esci che ti spacco tutto!", per poi colpirla con uno schiaffo e con dei pugni alla testa e al ventre, provocandole delle lesioni. Solo l'intervento del compagno in sua difesa avrebbe messo in fuga i due intrusi, allontanatisi in auto. I poliziotti, intervenuti dopo la sua chiamata, hanno rintracciato auto e proprietario, identificando il giovane, poi denunciato per minacce e lesioni aggravate. Il ragazzo ha però fornito una versione diametralmente opposta;  lui, con un suo amico, si sarebbe presentato al negozio di telefonia per rivolgerle una richiesta di restituzione del denaro. All'interno del negozio, avrebbero trovato un uomo, poi rivelatosi il compagno della ragazza, che avrebbe detto che la donna era impegnata in una riunione e che non ammetteva alcuna richiesta di restituzione di denaro, invitandoli ad andarsene immediatamente. Il compagno della donna, secondo il giovane brasiliano, avrebbe poi cercato di minacciarlo e intimorirlo con frasi del tipo “tu non sai chi sono io… io sono calabrese e ti do fuoco…”.   Dalle minacce ai fatti: l'uomo avrebbe accompagnato fuori i due giovani con aria di sfida, poi sarebbe repentinamente rientrato in negozio per sfilarsi la giacca e prendere uno sfollagente di legno per colpire furiosamente il brasiliano, per poi ingaggiare con lui una breve colluttazione terminata con la fuga dei due giovani. Per verificare questa versione gli agenti sono tornati nel negozio ove effettivamente rinvenivano uno sfollagente, spezzato in due parti, probabilmente per un urto violento, che veniva sottoposto a sequestro. Alcune certezze sussistono: l'effettiva sussistenza del debito tra la esercente ed il cliente  e  la prognosi riscontrata alla donna in stato di gravidanza, giudicata guaribile in una settimana di riposo e cure.  La polizia ha comunque provveduto a denunciare del giovane brasiliano per minacce e lesioni aggravate e il compagno della negoziante per minacce, percosse e porto ingiustificato di oggetti atti a offendere.