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Non rispetta domiciliari: beccato in centro con l'auto della madre

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Roberto Minelli
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I poliziotti della squadra mobile di Perugia hanno assicurato alla giustizia un pregiudicato, già indagato per un grave reato commesso in città, resosi responsabile della violazione delle prescrizioni imposte dal giudice. Nello specifico, un perugino di 40 anni, con un provvedimento del gip del tribunale dello scorso agosto, era stato sottoposto agli arresti domiciliari, da scontare presso la sua abitazione in via del Lavoro. L'accusa, per lui, era piuttosto grave: nel luglio 2015, insieme alla sua compagna, erano stati sorpresi all'interno di un supermercato di via Del Giochetto a rubare alcune bottiglie di superalcolici. Ripresi dalle telecamere di videosorveglianza mentre si allontanavano dal negozio, il personale ha cercato di fermarli per farsi riconsegnare il maltolto, ma l'addetto alla sicurezza è stato brutalmente schiaffeggiato dalla giovane, sbattuto al muro dal compagno e da entrambi minacciato di morte: "Ti ammazzo, tanto ho visto la tua faccia”, e poi “ti sparo”. Nella mattinata successiva gli agenti delle volanti sono riusciti ad individuare i due rapinatori. I due sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto d'iniziativa della polizia giudiziaria e, all'esito del giudizio di convalida, come accennato, l'uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari mentre la giovane compagna alla misura dell'obbligo di dimora a Perugia in via del Lavoro. Sempre gli uomini delle volanti hanno sorpreso l'uomo in totale violazione delle prescrizioni imposte dal giudice, in quanto rintracciato alla guida dell'autoveicolo di proprietà della madre in corso Cavour, dove era stato visto litigare con una giovane donna, e successivamente, dopo un doveroso controllo domiciliare, risultato ingiustificatamente assente. La segnalazione fatta al giudice competente ha portato a un nuovo provvedimento con il quale lo stesso gip ha disposto l'applicazione, a carico dell'interessato, della misura cautelare in carcere. Il pregiudicato è stato beccato nei pressi della sua abitazione e, a seguito della formalizzazione della cattura, accompagnato a Capanne.