
Aggredisce la moglie e prende a botte il figlio davanti alla scuola

Un nuovo episodio di violenza familiare è emerso grazie al coraggio di una giovane donna, moglie e mamma, che si è rivolta alla polizia di Perugia per denunciare i comportamenti violenti del marito. La 35enne, straniera, regolare, lavora come badante, dopo aver sopportato da circa un anno il comportamento aggressivo del marito, un connazionale, non ha avuto la forza di superare l'ultimo episodio e ha raccontato tutto in Questura agli investigatori dell'Ufficio minori della divisione anticrimine. Il suo racconto ha veramente impressionato i poliziotti: il marito è rientrato a tarda notte, ubriaco; ha iniziato ad insultarla fino a mattino, lasciandola insonne. Lei, con al solito, alle 8 è uscita di casa per accompagnare i due figli, di 15 e 6 anni a scuola; lui li ha seguiti insultandoli anche sul pullman. Il figlio grande, per la vergogna, ha chiesto di scendere alla fermata prima per non farsi vedere a scuola con il padre; lui lo ha bloccato per un braccio intimandogli di non andarci. Il ragazzo è sceso alla fermata della scuola e con lui il padre che, di fronte all'istituto, lo ha preso per il collo e lo ha schiaffeggiato. Il ragazzo per la vergogna non è andato a scuola ed il padre, prima che rincasasse, lo ha picchiato di nuovo per strada, facendolo cadere a terra. Poco dopo è stato condotto da uno zio in ospedale dove lo hanno ricoverato in osservazione. La scena del figlio intenzionato a non andare più a scuola ha determinato la decisione di farla finita alla madre che ha spiegato tutto alla polizia cui ha chiesto, oltre che giustizia, soprattutto protezione. E' stato attivato il dispositivo di protezione sociale e grazie alla rete territoriale di protezione delle vittime di violenza domestica, curata dai servizi sociali del Comune, si è reso possibile utilizzare, nel giro di poche ore, una residenza protetta per la madre e i due figli. Lui, che ha negato ogni evidenza, è stato denunciato alla Procura della Repubblica per maltrattamento verso familiari e conviventi; nei suoi confronti il Questore ha adottato il provvedimento di "ammonimento”. Attivata la Procura per i Minorenni per eventuali provvedimenti a tutela dei minori.