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Droga, arrestato incensurato: in casa coca, soldi e 7 telefonini

Roberto Minelli
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I carabinieri di Spoleto e di Campello sul Clitunno hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale nei confronti di un cittadino di origine albanese da tempo residente in una frazione dell'hinterland spoletino. L'attività investigativa ha preso avvio nel mese di aprile dopo diverse segnalazioni di cittadini che avevano notato, nel tempo, un viavai sospetto nei pressi di un esercizio commerciale. Sono cominciati così i servizi di osservazione e pedinamento che hanno consentito subito di individuare l'arrestato, avvicinato da numerosi giovani italiani, fra i quali alcuni già noti alle forze dell'ordine come assuntori di stupefacente. L'indagine ha consentito di dimostrare una consistente attività di spaccio che si è protratta nel tempo con rilevanti quantità di dosi vendute, per un consistente volume di affari. La polizia giudiziaria ha contestato infatti all'uomo numerose cessioni, effettuate sia nei pressi della sua abitazione sia recapitate a domicilio ai vari acquirenti. Lo spacciatore si è mosso peraltro con particolare astuzia, spostandosi per recapitare la propria merce a piedi o in bicicletta, per destare minori sospetti. Lo stesso aveva inoltre l'abitudine di occultare la sostanza stupefacente in luoghi appartati o in aperta campagna. Nel corso dell'attività i militari del Norm e dei carabinieri di Campello sul Clitunno sono comunque riusciti a recuperare 16 dosi singole di stupefacente e a segnalare numerosi acquirenti alla prefettura di Perugia. Il pm ha quindi chiesto e ottenuto dal gip presso il tribunale di Spoleto l'ordinanza che dispone la misura cautelare nei confronti dell'indagato. I militari hanno anche eseguito la perquisizione personale e domiciliare del soggetto, che ha consentito di rinvenire e sequestrare ulteriori 60 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e 1700 euro in contanti, provento dell'attività di spaccio abilmente occultati nelle pertinenze dell'abitazione. E' stata altresì recuperata una ulteriore dose abilmente occultata sulla persona ed evidentemente pronta per essere consegnata. All'indagato sono stati sequestrati pure 7 telefoni cellulari utilizzati per contattare gli acquirenti. Il trentenne albanese residente stabilmente nel territorio ed incensurato, è stato pertanto tradotto in carcere.