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Chiamano servizio di guardia medica, ma il dottore ha staccato i telefoni

Roberto Minelli
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Secondo l'accusa avrebbe staccato di proposito i telefoni del servizio notturno di guardia medica, per non dover rispondere a tutte le persone che intendevano avvalersi delle prestazioni. Secondo la difesa, invece, si è trattato di un disservizio momentaneo e non di vera e propria interruzione volontaria. Una battaglia giudiziaria che è destinata a proseguire a lungo, quella che vede come imputato un noto medico, residente da anni nel Perugino, e rappresentato dall'avvocato Francesco Falcinelli. Vicenda che è sbarcata mercoledì 24 giugno davanti al giudice monocratico del tribunale, dove sono sfilati quattro testi del pubblico ministero. A cominciare da alcune operatrici del pronto intervento 118, che hanno confermato “che il telefono dell'ufficio dava sempre occupato o continuava a squillare a lungo”. Per concludere con alcuni utenti, che hanno riferito di “aver provato a chiamare in diverse ore, inutilmente”. E sarà proprio il tempo ristretto dell'assenza di servizio di guardia medica a tenere banco nel prossimo round del processo, fissato per il mese di dicembre prossimo. Quando per l'occasione verranno sentiti gli ultimi testimoni della pubblica accusa (altri pazienti) e quelli della difesa.