
Svaligiate due tabaccherie: portati via gratta e vinci, soldi e sigarette

La banda specializzata nei furti ai danni di bar-tabaccherie torna a colpire in Alta Valle del Tevere con furti di sigarette e tagliandi dei vari giochi a premi. Ben due i colpi messi a segno. Il primo episodio è avvenuto a Umbertide attorno alle 3 della notte, mentre quello avvenuto a Santa Lucia di Città di Castello, all'area di servizio Agip Picchi lungo la E45, è andato in scena alle 3,30 di domenica 21 giugno. In questo caso i ladri hanno forzato una porta a vetri e una volta all'interno hanno fatto razzia di tutti i beni di monopolio, sigarette e soprattutto “gratta e vinci” e altri grattini di varie lotterie istantanee, oltre a soldi in contanti trovati in cassa. L'allarme è stato dato dal proprietario del bar-tabacchi, visto che sul suo telefono è arrivata la segnalazione dell'antifurto; la centrale operativa dei carabinieri ha inviato sul posto la prima macchina libera sul territorio. Le indagini sono svolte dagli uomini della stazione di Città di Castello, il danno è da quantificare. L'altro furto, addirittura il secondo nel giro di 15 giorni, è stato realizzato ai danni dell'Eurobar di via Martiri della Libertà a Umbertide. Identiche le modalità e simile la refurtiva: “gratta e vinci”, sigarette e monete lasciate in cassa. I ladri hanno forzato una porta, sono entrati e in pochi istanti hanno portato via le tre cose che gli interessavano: “gratta e vinci”, sigarette e circa 300 euro in monete. Le azioni sono talmente fulminee che a nulla valgono i sistemi d'allarme. Tra danni e furto, si parla di circa 10mila euro. Ma è soprattutto il furto dei “gratta e vinci” che preoccupa gli esercenti, visto che non trovano collaborazione da parte dello Stato contro questo genere di ruberie. I Monopoli non danno la possibilità di bloccare i biglietti fornendo i numeri di serie, per cui il ladro che si trovasse tra le mani un biglietto vincente può tranquillamente passare all'incasso. Chi li vende chiede ai Monopoli di fare qualcosa che funga da deterrente contro questi furti. Della vicenda è stata interessata la Confesercenti, a cui i soci chiedono un'azione di tutela.