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Saccheggi e aggressioni in villa, banda assolta: via ai ricorsi

Serse Cosmi tra le vittime dei saccheggi in villa della banda

Roberto Minelli
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Una sentenza inaspettata e per certi versi sorprendente, quella che era stata emessa dal tribunale di Perugia nel luglio scorso. Che aveva prosciolto sei albanesi (tra cui il noto “occhi di ghiaccio”) finiti sotto processo con l'accusa di aver rapinato undici villette isolate tra il 2010 e il 2011 (bottino stimato complessivamente in 130 mila euro e circa un milione di euro in preziosi) (LEGGI L'ARTICOLO). Tutte lussuose abitazioni di facoltosi imprenditori e di noti professionisti, tra cui la residenza dell'ex allenatore dei grifoni Serse Cosmi (con tanto di aggressione). E ciò nonostante i gravi indizi raccolti e un mare di testimonianze che sembravano aver inchiodato la banda, che come si ricorderà era stata sgominata dagli uomini della mobile. Ma la vicenda giudiziaria non finirà di certo qui, visto che contro l'assoluzione sono partiti i primi ricorsi. A cominciare da quello presentato dall'avvocato del tecnico perugino. “A carico degli imputati - afferma il legale Michele Nannarone - il tribunale omette particolari fortemente indiziari che impongono una rivalutazione delle prove da parte della corte d'appello. Non dimentichiamoci che le vittime, dopo aver riconosciuto gli albanesi nell'album fotografico in questura, hanno confermato tutto in dibattimento. Riconoscendo anche degli oggetti che erano stati rubati durante i saccheggi”. Qualche anomalia, però, era comunque emersa. Soprattutto sulla corporatura degli imputati. Si vedrà in seguito. Oltre ai ricorsi di tutte le parti offese, c'è pure quello presentato dal pm.