
La Corte di Cassazionedà ragione alla Uslsul lascito Mariani

Respinto il ricorso presentato dall'Opera don Guanella. I due milioni restano alla sanità. Senteza emessa dopo venti anni
La Corte di cassazione ha respinto il ricorso dell'Opera don Guanella riconoscendo alla Usl 1 Umbria i legittimi diritti del lascito della tifernate Clara Mariani. Due giorni fa, è stata depositata la sentenza che chiude una lunga e complessa vicenda giudiziaria. Oltre due milioni di euro di capitali che la signora Clara Mariani donò all'ex ospedale civile (entità sfumata dal punto di vista del diritto e con l'avvicendamento delle aziende sanitarie svuotata di personalità giuridica) di Città di Castello. La guerra dei ricorsi ebbe inizio nel1989 quando alcuni degli eredi ricordati nel testamento olografo della donna tifernate hanno impugnato il documento davanti al tribunale, contestandone l'interpretazione. In quegli anni, essendo l'amministrazione comunale gestore del vecchio ospedale, venne riconosciuta come titolare provvisorio del lascito in vista del trasferimento delle somme alla Usl 1. La Corte di cassazione, dopo 20 anni, si è pronunciata in via definitiva mettendo fine alla giungla dei ricorsi tra cui, appunto, quello dell'Opera don Guanella Congregazione dei Servi della Carità, accogliendo le argomentazioni giuridiche sviluppate dall'azienda sanitaria Usl 1. In base a questo provvedimento vengono quindi riconosciuti alla sanità locale i legittimi diritti dell'ex ospedale civile. Capitali “vincolati” al settore della sanità pubblica. Ora, commenta il sindaco Bacchetta “di concerto con il direttore generale dell'azienda sanitaria Giuseppe Legato, saranno individuati i progetti e le destinazioni di questa eredità che rimarrà tassativamente a vantaggio del territorio”. Tra le ipotesi sul tappeto, anche quella relativa a un progetto di riqualificazione dell'ex ospedale (nella foto), edificio di proprietà della Regione che attende il bando divendita e che rimane strategico nella riqualificazione di una parte consistente del centro storico. Ma non solo. Trattandosi di un lascito consistente, potrebbe finanziare anche progetti di ampio respiro. Vero è che - conferma il primo cittadino - tutte le ipotesi saranno opportunatamente vagliate fermo restando il vincolo al settore della sanità pubblica volto ad elevare la qualitàdi servizi e strutture locali”.