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Umbria, tutti i giorni alle 18 suona e canta dalla terrazza a Marsciano per tirare su il morale alla gente

Felice Fedeli
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Cinquanta candeline spente sul balcone e un videomessaggio collettivo di auguri, da parte di tutti i vicini di casa di via Chiappelli, nel quartiere di Ammeto, a Marsciano. E come sempre con tastiera, microfono e belle canzoni. È la festa di compleanno, a sorpresa, che Federico Buratti ha ricevuto per i suoi cinquant'anni, in occasione della sua consueta performance musicale all'aperto. Quella che ormai dall'inizio del lockdown regala dalla terrazza della sua abitazione. Sempre puntualmente alle ore 18. Federico, nel tempo libero al di fuori dal lavoro, si cimenta ormai da tantissimi anni come cantante di piano bar. Dalla postazione allestita sul balcone, ogni settimana si mette alla tastiera e inizia a cantare, di fronte ad un ‘pubblico' che comprende anche gli inquilini dei palazzi più lontani, che magari non riescono a vederlo, ma dove la musica arriva ugualmente. I vicini di casa ormai lo sanno e il concerto improvvisato è diventato un appuntamento fisso da quasi due mesi per tutto il quartiere. Un modo per allietare e unire idealmente tutte le famiglie di quella popolosa borgata, che ha spinto i suoi ‘spettatori' a mostrargli affetto e riconoscenza, ricambiando quei suoi gesti con una piccola sorpresa per il suo compleanno. Proprio alle ore 18, nel momento in cui sarebbe uscito per cantare, gli è stato recapitato un videomessaggio, in cui erano stati montati e messi insieme tutti i pensieri di auguri dei tanti amici. Un gesto che lo ha spinto, una volta arrivato al microfono, ad iniziare il suo concerto ringraziandoli tutti, uno ad uno, chiamandoli per nome. E per la prima volta non riuscendo a nascondere l'emozione. Ma non è finita lì. Dopo il “tanti auguri a me” e altre canzoni, è arrivato anche il classico dolce. Altro regalo, da parte di una vicina della casa di fronte, ma idealmente a nome di tutti. “Se siamo riusciti a vivere in maniera più leggera questo periodo così difficile e per certi versi surreale – hanno spiegato proprio i vicini – lo dobbiamo soprattutto a lui, che ci ha reso partecipi della sua passione per la musica, mettendola in qualche modo a disposizione di tutti. Le canzoni e le sue gag, tipiche del suo essere in qualche modo ‘personaggio', ci hanno tenuto uniti e sono passate da un balcone all'altro. Senza filtri e con tanta semplicità. E questa è la dimostrazione che si può vivere e fare festa anche in un contesto di privazione, rispettando le regole, sperando che questo serva a tornare presto alla nostra vita di prima”. E tra i messaggi di speranza nell'era del Coronavirus che nei giorni precedenti lo stesso Federico aveva lanciato ai suoi vicini, il più eloquente è impresso in un cartello, scritto a mano ed esibito sul balcone: “andrà tutto bene…finché regge la terrazza”.