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Coronavirus, sequestrati dalla guardia di finanza mascherine e gel irregolari venduti con aumento del 400%

Mauro Barzagna
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La guardia di finanza di Roma ha sequestrato oltre 130 mila mascherine protettive monouso non conformi alla normativa comunitaria e nazionale in un magazzino nel quartiere Prenestino. I prodotti erano di una società riconducibile a un cittadino cinese, sorpreso mentre stava riproducendo le etichette con il marchio CE utilizzando un computer e una stampante professionale. Altri 10 mila prodotti - tra gel igienizzanti e guanti di protezione non sicuri – sono stati trovati e sequestrati all'interno di locali e magazzini di 16 esercizi commerciali ubicati nei quartieri Tuscolano, Bufalotta, Torre Angela e Prenestino. Nel corso degli accertamenti sono emerse anche manovre speculative sui prezzi, in alcuni casi superiori del 400% a quelli di mercato. Complessivamente, sono stati denunciati alle Procure della Repubblica di Roma e Velletri 17 persone, responsabili dei reati di frode in commercio, manovre speculative su merci, detenzione per la vendita di capi con marchi contraffatti e ricettazione. A 9 imprese è stata contestata l'inosservanza dell'obbligo di chiusura. In uno dei controlli effettuati, la guardia di finanza di Frascati ha scoperto in una rivendita di Ciampino alcune mascherine protettive in stoffa che, oltre ad essere sprovviste del marchio CE, riproducevano illecitamente i colori e i loghi delle più note squadre di calcio del campionato di Serie A.