
Coronavirus e bonus 600 euro: il sito Inps in tilt e sotto attacco hacker. Resoconto di una mattinata nera
Doveva essere il primo giorno per potere inoltrare all'Inps la richiesta per il bonus di 600 euro riservato agli autonomi, ma solo circa 300mila lavoratori hanno potuto portare a termine la procedura. Poi il tilt. Ce l'hanno fatta quelli che si sono collegati da mezzanotte alle 8.30 del mattina poi il sito dell'Inps è andato prima in crash (digitando le proprie credenziali, apparivano altri nominativi violando così la privacy perché in tanti sono venuti in possesso di dati altrui) e poi in tarda mattinata ha definitivamente alzato bandiera bianca. Il sistema "si è trovato a dover ricevere 100 domande al secondo" ha spiegato il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico all'Ansa. Sulla schermata attualmente c'è un lungo messaggio in cui si spiega che "il sito non è al momento disponibile". "Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi, e anche stamattina, violenti attacchi hacker sul nostro sito. Questa mattina si sono sommati ai molti accessi e il sito non ha retto. Per questo abbiamo ora sospeso il sito" ha approfondito Tridico che poi al Tg1 ha spiegato che il portale "ripartirà con orari differenziati a seconda della tipologia dell'utente" (dalle 8 alle 16 patronati e consulenti, dalle 16 in poi ai cittadini). Sono interessati all'indennità di 600 euro - introdotta dal cosiddetto decreto Cura Italia (clicca qui) - i lavoratori autonomi (commercianti, artigiani e coltivatori diretti), i liberi professionisti non iscritti a casse di previdenza obbligatoria, i collaboratori coordinati e continuativi, i lavoratori stagionali e quelli dello spettacolo. Circa una platea di 5 milioni di persone.