
Un museo da guinness con conchiglie da tutto il mondo

Il giro del mondo attraverso le “conchiglie”: dal Polo Nord al Polo Sud dall'oceano Atlantico all'oceano Pacifico fino ai mari di casa nostra, Tirreno, Adriatico e Mediterraneo. Il museo “malacologico” di prossima inaugurazione a Città di Castello, a piano terra di Villa Cappelletti (a fianco del Centro delle Tradizioni Popolari, “Livio Dalla Ragione” di Garavelle), sarà senza dubbio un punto di riferimento scientifico a livello nazionale ed internazionale (lo è già per il Cnr) e per i tanti appassionati alla ricerca di “pezzi” unici e introvabili. In attesa del taglio del nastro, domenica scorsa il museo è stato oggetto di una visita fuori programma, quella delle Loro Altezze del Giappone, il Principe e la Pri-cipessa Akishino, nell'ambito del 150° Anniversario delle relazioni tra l'Italia e il paese del “Sol Levante” (“trattato di amicizia e commercio”), grandi estimatori di queste bel-lezze della natura. Tutto ciò è stato possibile grazie alla passione, competenza e ca-parbietà di Gianluigi Bini, fiorentino di nascita ma tifernate d'adozione, da oltre dieci impegnato nella catalogazione e definitiva dimora in una sede adeguata, di un'infinità di conchiglie. “Di preciso non so quante ne ho – precisa Bini - posso dire che nella mia banca-dati ne ho catalogate circa 600mila ed ho oltre 15mila specie diverse un po' da tutto il mondo: dal Polo Nord all'Antartide, ma ho ancora molto materiale da studiare".