
Edilizia, 15mila sul piede di guerra

Operai edili in piazza per per il rinnovo del contratto bloccato da 18 mesi. Allo sciopero nazionale proclamato per il prossimo 18 dicembre, aderiscono anche le categorie umbre di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil che hanno messo sul piatto anche altre questioni più strettamente regionali come la vertenza che riguarda la ValdiChienti - Quadrilatero, e poi temi legati alla manutenzione del territorio e della ricostruzione post sisma. Di questo si è trattato nel corso della conferenza stampa del 13 dicembre, che si è tenuta a Perugia, nella quale a prendere la parola sono stati Federico Biagioli, segretario organizzativo Feneal Uil Umbria, Tino Tosti, segretario generale regionale Filca Cisl Umbria, e Augusto Paolucci, segretario generale regionale Fillea Cgil Umbria. Altra priorità per i sindacati rimane quella di “ridare respiro all'edilizia anche attraverso lavori pubblici e maggiore impegno di cura del territorio. Permettere di lavorare alla salvaguardia e alla messa in sicurezza di edifici pubblici, come potrebbero essere gli edifici scolastici – hanno concluso-, oltre ad essere un investimento per le future generazioni, potrebbe rappresentare un importante apporto per uscire dalla crisi. Questo investendo concretamente in un settore che già contribuisce per un 5,3 per cento al Pil regionale e che occupa circa 15mila lavoratori diretti, circa 50mila se si considera in senso lato il settore delle costruzioni”. SERVIZIO COMPLETO NEL CORRIERE DELL'UMBRIA DI GIOVEDI' 14 DICEMBRE 2017