
Palestra, impazza la moda del low cost e del fitness h24
Allenarsi non è costato mai così poco. E ora è possibile farlo ogni giorno, a qualsiasi ora. Le scuse stanno a zero. Con 14,90 euro al mese la Motus Fitness offre abbonamenti annuali a Perugia e Foligno e ora, proprio nel capoluogo, sta per arrivare anche la Gim Five, che ai primi 200 iscritti propone un'offerta lancio a 9,90 euro al mese. Si possono acquistare ma la palestra non è ancora aperta, per quanto in via Settevalli sia ormai tutto pronto. Ma ormai la dinamica è chiara: complice anche la crisi e la poca disposizione a sudare e sacrificarsi, l'offerta sportiva a buon mercato cresce un po' ovunque. Certo i vincoli non mancano: anche il low cost ha un suo prezzo. Come, ad esempio, l'impossibilità di sottoscrivere abbonamenti mensili o trimestrali - tranne poche offerte - e trovarsi a dover fare abbonamenti annuali. D'altronde la palestra deve guadagnare anche quando non la si frequenta. E, si sa, la costanza spesso manca. Ma con neanche 250 euro all'anno (compresi i costi di attivazione e assicurazione) il problema può essere risolto. O quasi. Perchè nelle palestre low cost la doccia non è compresa e va attivato caricando il denaro su un'apposita card: 50 centesimi e via, sbrigandosi anche. Un limite, soprattutto per le donne. Ma si può sempre fare il bis. Niente scheda di allenamento, personal trainer o assitente di sala. Tutto a parte. E se ti sai allenare bene, altrimenti rischi di perdere tempo, non ottenere risultati o, peggio, farsi male. Per questo ci sono molti attrezzi e macchinari guidati (proprio per limitare il rischio infortuni nei principianti), piuttosto che attrezzature che favoriscano la pesistica più “pesante”. Perchè i pesi e determinati esercizi vanno saputi fare, visto che il rischio infortuni - specie per chi è poco allenato - è dietro l'angolo. Ora le palestre sono anche sempre più “full time”: ad allungare gli orari ci aveva pensato il gruppo Virgin - presente in Umbria solo a Perugia - che apre dalle 7 alle 23 nei giorni feriali e dalle 9 alle 19 nei festivi. La Motus, invece, ha inaugurato l'apertura integrale (salvo occasioni particolari) regolando l'entrata dei clienti attraverso delle cabine automatiche che si aprono avvicinando la propria tessera. Così ognuno può entrare solo se in regola con l'abbonamento: addio “evasione” e necessità di tenere del personale all'ingresso. Chi ha pagato entra sempre, chi non l'ha fatto resta fuori. Ma la notte, almeno per ora, non c'è mai il pienone. Di media non oltre 20 le persone, nella fascia oraria tra le 24 e le 6. Ma non è comunque poco, soprattutto per chi fa dei lavori che non consentono maggiore flessibilità oraria. Le grandi catena - come Motus o Virgin Active - stanno sempre più saturando il mercato, offrendo prodotti concorrenziali per target diversi. Chi vuole un centro fitness, ma anche wellness, con possibilità di mangiare, rilassarsi, incontrare gente, usufruire di piscina o percorsi benessere, fare acquisti o disporre di preparazioni atletiche personalizzate troverà un'offerta commercialmente più completa presso la Virgin. Chi ha altre esigenze può guardare alla Motus. Faticano a tenere il passo contro questi “colossi”, che vantano open space importanti e un'offerta ampia e variegata anche nei corsi, le palestre di quartiere o che hanno offerte o limiti orari o di spazio più stringenti, così come l'impossibilità di ridurre i prezzi. Ma i punti di forza sono altri, anche sul fronte della tipologia di abbonamento. Ma il prezzo varia comunque tra i 30 e i 70 euro, beninteso.