Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Caro rifiuti, Umbria al top

default_image

Claudio Bianconi
  • a
  • a
  • a

Raccolta rifiuti, il rincaro non va in discarica. Nella classifica dei soldi spesi per lo smaltimento da parte dei comuni, l'Umbria in classifica è la prima delle piccole regioni (per numero di abitanti e dimensioni) con 345 milioni di euro spesi nel complesso in trenta mesi, dal 2014 ai primi sei mesi del 2016. Si colloca davanti a Friuli, Trentino, Basilicata, Molise e Valle d'Aosta. Ma andando a vedere la spesa procapite della tassa comunale sui rifiuti (Tari-Tares), nello stesso lasso di tempo, ecco la sorpresa: l'Umbria con 941 euro pro capite è terza assoluta dietro a Toscana (992 euro) e Liguria (966 euro), analizzando gli incassi medi per famiglia. Il gettito è di 361 milioni. A livello nazionale quanto prodotto prima dal tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (Tares) e poi dalla tassa sui rifiuti (Tari), è stato di 19.619 milioni di euro, circa 760 euro per ciascuna famiglia in media e con un incremento dell'11,8% nel 2015 rispetto al 2014. Le famiglie umbre con quei 941 euro hanno pagato in media 181 euro in più rispetto alla media delle famiglie italiane. È quanto emerge dalla nota scientifica "L'economia dei rifiuti nei comuni italiani" realizzata dall'Istituto Demoskopika (gruppo italiano per le ricerche di opinione di mercato). Per onorare i contratti di servizio per lo smaltimento dei rifiuti, gli enti comunali italiani hanno drenato dalla casse comunali ben 21.170 milioni di euro dal 2014 ad oggi, con un incremento dello 0,8% nel 2015 rispetto ai dodici mesi precedenti. Intanto c'è chi rilancia il dato della raccolta differenziata nel capoluogo di Regione. Un dato in calo, ma soprattutto quello che desta stupore è la parte non riutilizzata che va a ingrandire le discariche. Nel 2015 su 59 mila tonnellate di rifiuto organico e verde trattate nell'impianto di compostaggio di Pietramelina il 68% del totale è caratterizzato da scarti che poi sono stati smaltiti nella discarica di Borgogiglione, dati forniti da Arpa Umbria. I cinque stelle (il consigliere comunale Pietrelli) puntano il dito non solo contro pannolini e plastiche compostabili che vengono smaltite nell'organico ma che poi finirebbero in discarica, ma anche all'indirizzo dello stesso impianto che, scarsamente tecnologico, non riuscirebbe a produrre il compostato dovuto.