
Sicurezza sui binari, ecco la situazione in Umbria

La strage sui binari che ha insanguinato la Puglia (guarda il video) fa balzare in primo piano l'Umbria? Come, l'Umbria? Leggere per credere. Per garantire la sicurezza sulle linee regionali bisogna che “il ministero si assume la gestione” secondo il viceministro dei Trasporti, Riccardo Nencini. Lo ha detto in un'intervista a Studio24 in onda su di Rainews24. Nencini ha spiegato che “già lo faremo per l'Umbria con 100 milioni di investimenti di euro”. Seconda voce pro Umbria. “C'è un tema di piano industriale. Noi abbiamo indirizzato fortemente Ferrovie dello Stato a investire sulle reti regionali. Già sei mesi fa abbiamo fatto l'accordo con l'Umbria. È un percorso avviato con Umbria Lazio e Campania, ma presto anche con altre Regioni”. Così il ministro alle Infrastrutture e trasporti Graziano Delrio a margine dell'informativa alla Camera sullo scontro in Puglia. Ma tra i quattromila passeggeri umbri che ogni giorno viaggiano sui 193 chilometri di binario unico la domanda è un'altra. Molto più angosciosa. “Ma noi siamo sicuri?” (vota il sondaggio). Qualche dubbio l'avanza il consigliere regionale di FdI, Marco Squarta: “La tragedia avvenuta in Puglia impone una riflessione. Le nostre linee Fcu hanno infrastrutture che risalgono a 100 anni fa. Su 193 chilometri di binario unico viaggiano ogni giorno quattromila passeggeri tra studenti e pendolari e il semaforo incredibilmente è l'unico sistema di segnalamento per il passaggio: è uno strumento insufficiente ad escludere l'errore umano”. E' anche per questo motivo che il consigliere chiede di portare in Commissione l'assessore regionale ai trasporti, Giuseppe Chianella per verificare “in maniera dettagliata lo stato attuale delle linee ferroviarie in Umbria, sia quelle gestite dallo Stato con Rfi che quelle Fcu”. La ex Fcu ha un sistema centrale operativo che regola tutta la circolazione dei treni sulla linea Sansepolcro-Terni. Fatti, non parole. Basta collegarsi al sito e una pagina dedicata fa vedere in tempo reale cosa avviene su tutta la linea. E' vero che c'è il binario unico (il raddoppio del tratto Sant'Anna-Ponte San Giovanni è al palo per mancanza di soldi ndr), ma se è occupato da un treno l'altro viene bloccato dal sistema con il segnale rosso. Tutto migliorabile, per carità, ma finora si è dimostrato efficace. Il sistema in vigore nelle Ferrovie Bari Nord (comunicazione tra stazioni attraverso i fonogrammi) in Umbria è lettera morta da 16 d'anni. Il problema più impellente sulla ex Fcu è quello della manutenzione, su cui sorvoliamo per non farci ulteriormente del male. Toccando ferro e facendo tutti gli scongiuri del caso, vanno ricordati solo un paio di brutti sinistri sulla linea della ex Fcu che si sono verificati negli ultimi anni: nell'aprile del 2013 un convoglio deragliò nella frazione umbertidese di Montecastelli a causa di uno smottamento sui binari (quel tratto adesso è chiuso per manutenzione ndr). Ventitrè furono i feriti, nessuno grave. Due anni prima uno smottamento all'altezza di Acquasparta causò un altro incidente che molti ancora si ricordano.