
Immigrati in calo, studenti in crescita

E' stato presentato a Roma, il XXV Rapporto Immigrazione 2015 “La Cultura dell'incontro” a cura di Caritas italiana e Fondazione Migrantes. In Italia, al 1° gennaio 2015, i cittadini immigrati regolari sono 5.014.437 (+1,9), con un'incidenza sulla popolazione totale pari all'8,2%, dei quali 98.618 (il 2%) vivono in Umbria, pari all'11% degli abitanti complessivi della nostra regione, i cui principali Paesi di provenienza sono la Romania (26,4%), l'Albania (16,4%), il Marocco (10,2%), l'Ucraina (5%) e la Macedonia (4,5%). Nel “cuore verde” d'Italia si registra una leggera flessione di immigrati (-1,3%), e in sede romana di presentazione è stato ribadito che “non c'è alcuna invasione inarrestabile o emergenza da fronteggiare, se si pensa che in alcune regioni (Veneto, Marche e Umbria) il numero degli immigrati è in calo”. Chi arriva in Europa, in Italia e in Umbria è soprattutto per motivi di lavoro, per ricongiungimenti familiari e per chiedere asilo. In Umbria, particolarmente significativo, è l'aspetto del lavoro che vede gli immigrati, nel secondo trimestre 2015, con la maggiore percentuale di occupati (54,6%) rispetto agli italiani (45,4%) e meno inattivi (il 30,7% contro il 50,7% degli italiani), perché più disponibili a svolgere lavori "pesanti" nei settori agricolo, edile e dei servizi vari (es. domestici e di assistenza). Basti pensare che gli stranieri occupati in agricoltura sono il 7,5%, mentre gli italiani appena il 2,1%, nel settore edile il 12,5% contro il 6% degli italiani e nei servizi il 64,2% contro il 54,2%. Altro aspetto rilevato dal XXV Rapporto, per quanto riguarda l'Umbria, è la scuola. Nell'anno scolastico 2014-2015 gli alunni di famiglie straniere che hanno frequentato gli istituti scolastici della regione sono stati 17.463, con un'incidenza del 14,2% sulla popolazione scolastica complessiva, in leggero aumento rispetto all'anno precedente (+0,7%). Gli studenti nati in Italia sono il 58,2% e quelli nati nei Paesi di origine il 41,8%. La popolazione scolastica immigrata è così distribuita: scuola d'infanzia 21%, primaria 33,3%, secondaria di primo grado 21% e secondaria di secondo grado 24,7%. In particolare su giovani e famiglie si concentrano i progetti di integrazione messi in campo dalle Caritas diocesane umbre in collaborazione anche con le Istituzioni civili. Articolo completo nel Corriere dell'Umbria di mercoledì 6 luglio (CLICCA QUI)