
Caccia, ok a calendario venatorio: ecco tutti i dettagli

Tre giornate di preapertura nei giorni di giovedì 1 (dalle 6.15 alle 19.30), domenica 4 e domenica 11 settembre (il 4 e l'11 fino alle 13), con l'apertura generale della caccia fissata per il 18 settembre, a tutte le specie ad esclusione degli ungulati. È quanto prevede il calendario venatorio per la stagione 2016-2017 approvato venerdì 10 giugno dalla giunta regionale dell'Umbria, su proposta dell'assessore alla caccia Fernanda Cecchini, dopo l'iter partecipativo della proposta elaborata e condivisa con le associazioni venatorie, agricole e ambientaliste rappresentate nella consulta faunistico venatoria regionale e l'acquisizione dei pareri dell'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, e della III commissione consiliare regionale competente in materia. LEGGI IL CALENDARIO COMPLETO (clicca qui) “È stata confermata – sottolinea l'assessore – l'impostazione del precedente calendario per l'esercizio della caccia che riteniamo coerente con la normativa regionale, nazionale e comunitaria”. Nelle giornate di preapertura la caccia è consentita esclusivamente da appostamento ad alzavola, marzaiola, germano reale, tortora, merlo, colombaccio, cornacchia grigia, ghiandaia, gazza. Domenica 11 è inserita anche la specie quaglia, che si potrà cacciare nelle stoppie con l'ausilio del cane. La caccia di selezione alle specie daino, capriolo, cervo e muflone, in zone determinate, con sufficiente consistenza, è consentita dal 26 giugno al 17 luglio e dal 17 agosto al 29 settembre 2016 e dal 1 gennaio al 12 marzo 2017; il prelievo è consentito per cinque giorni alla settimana, fermo restando il silenzio venatorio nei giorni martedì e venerdì. La caccia al cinghiale è fissata dal 1 ottobre al 31 dicembre, nei giorni di giovedì, sabato e domenica. L'addestramento dei cani potrà essere effettuato dal 14 al 28 agosto e dal 4 al 15 settembre, dall'alba alle 12 e dalle 16 al tramonto, escluso il martedì e il venerdì di ciascuna settimana, in tutto il territorio regionale, con l'eccezione dei terreni dove ci sono coltivazioni.