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Cristiani in Medioriente, Bassetti: "Sono i martiri del XXI secolo"

Jacopo Barbarito
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In una gremita Sala dei Notari del Palazzo comunale dei Priori in Perugia si è tenuta, il 21 maggio pomeriggio, la conferenza dal titolo “I cristiani in Medio Oriente: la vita delle comunità in Siria e Iraq” promossa dall'Associazione culturale “Charles Péguy” e dal “Comitato Nazarat” con il patrocinio dell'Archidiocesi e del Comune di Perugia. Sono interventi il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti e i giornalisti inviati in aree di conflitti Rodolfo Casadei e Gian Micalessin. Il cardinale Bassetti, nel portare il suo saluto, ha ringraziato quanti hanno "organizzato un incontro su un tema così drammaticamente attuale – ha evidenziato il porporato –, che tocca nel profondo il mio cuore e la mia anima. Le difficili condizioni di vita in cui sono costretti a vivere migliaia di fratelli nella fede, in tante zone del Medio Oriente e anche del nord Africa, che pagano con il sangue della loro vita il prezzo della loro adesione a Cristo, non possono non rimandare alle parole che Gesù aveva detto ai suoi discepoli: “Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi” (GV 15, 18-21). Questa è la condizione del cristiano di sempre. Di ogni luogo e di ogni tempo. È la condizione di noi, oggi, non dimentichiamocelo, che stiamo parlando liberamente qui in questa bellissima sala di Perugia. Ed è soprattutto la condizione dei nostri fratelli mediorientali. Le notizie e le immagini che provengono dal Medio Oriente, dove la presenza delle comunità cristiane risale agli albori della predicazione apostolica, sono assolutamente terribili. Uomini, donne e bambini perseguitati e uccisi in odio alla fede. In quei territori, senza dubbio, i nostri fratelli testimoniano con la loro vita la fede in Gesù Cristo. E come ho avuto modo di dire nelle meditazioni per la Via Crucis questi nostri fratelli sono "i martiri del XXI secolo" ovvero "sono i veri apostoli del mondo contemporaneo".