
Festival del giornalismo, presentato il programma

Come and join us! Con questo invito è stata lanciata la decima edizione del Festival Internazionale del Giornalismo. L'appuntamento, in programma a Perugia dal 6 al 10 aprile, è stato presentato lunedì mattina. GUARDA LE FOTO Il pubblico e gli speaker in arrivo da tutto il mondo saranno impegnati ad affrontare temi che riguardano strettamente la riflessione giornalistica, ma anche tematiche legate all'attualità: i migranti, le guerre, il terrorismo, la rinascita dei nazionalismi, l'Europa in crisi e le nuove sfide della democrazia, la privacy e la sorveglianza di massa, la libertà di espressione e la lotta contro la censura, il ruolo delle organizzazioni non governative nel coprire territori di guerra. Presenti 194 volontari da tutto il mondo. Main sponsor saranno Amazon ed Eni, mentre partner istituzionale sarà la Regione Umbria. Confermati gli sponsor Google, Nestlé, Sky e in qualità di sponsor istituzionale la Commissione Europea Rappresentanza in Italia. Per la prima volta saranno sponsor del Festival Twitter e Flair Media Consultancy. Partner tecnico Tim. Cinque giorni, quindi, con oltre 200 eventi, 500 speaker da 34 paesi diversi, e come sempre tutto a ingresso libero e in live streaming. Quattro i talk di 16 minuti affidati a personalità del mondo dei media molto diverse tra loro. Mark Little (introduce e modera Anna Masera, public editor La Stampa): Twitter compie dieci anni: quale futuro per la piattaforma che ha rivoluzionato le news? Peter Greste (introduce e modera Marina Petrillo, Reported.ly): La guerra al terrore e la guerra alla libertà di informazione. Hossein Derakhshan (introduce e modera Carola Frediani, La Stampa): Il giornalismo nell'era post-web: cosa abbiamo perso, cosa abbiamo conquistato, cosa ci aspetta. Iyad El-Baghdadi (introduce e modera Barbara Serra, Al Jazeera): Cosa è rimasto della Primavera araba. E poi Tow center for digital journalism-Columbia journalism school: per la prima volta il prestigioso Centro per il giornalismo digitale della CJS ha organizzato direttamente alcuni panel discussion nell'ambito del Festival. E poi, "Incontro con": Raqqa is Being Slaughtered Silently: il coraggio di raccontare la Siria nelle mani dell'ISIS, Abdalaziz Alhamza e Hussam Eesa, due fondatori di RBSS, saranno a Perugia per raccontare la loro storia. Anas Aremeyaw Anas, il pluripremiato giornalista investigativo che lavora sotto copertura. Vi racconto San Pietro: incontro con Alberto Angela. Storia di un italiano che ha difeso Kobane dall'ISIS, Corrado Formigli incontra Karim Franceschi. Explanatory Journalism: Mario Calabresi incontra Jay Carney, il senior vice president Global Corporate Affairs di Amazon ed ex Portavoce della Casa Bianca. Islam, rifugiati, Europa: la politica oltre la paura, incontro con Franco Cardini. La crisi del giornalismo italiano (e della politica), incontro con Enrico Mentana e Marco Damilano. Censura e autocensura: il giornalismo è un potere debole? Incontro con Ferruccio de Bortoli, Emiliano Fittipaldi, Alessandra Sardoni. Il tabù del sesso: perché in Italia è impossibile parlare di sessualità e sentimenti a scuola, incontro con Riccardo Iacona, Loredana Lipperini, Michela Murgia. Storie maledette: il metodo giornalistico e il racconto televisivo, incontro con Franca Leosini. Speaking out: quando l'inchiesta cambia la storia con Richard Colebourn BBC News, Lucia Goracci RAI News 24, Domenico Quirico La Stampa, Christopher Stokes direttore generale Medici Senza Frontiere. La guerra del Sacro. Terrorismo, laicità e democrazia radicale: incontro con Giuliano Ferrara e Paolo Flores D'Arcais. Radio, informazione, intrattenimento: liberi e fuori dagli schemi, incontro con Rossella Brescia, Giuseppe Cruciani, Platinette. Come sopravvivere all'hype: le storie di Calcutta e I Cani. Per la prima volta in Italia l'installazione Anything to Say? dell'artista Davide Dormino. Si tratta di una scultura di bronzo che ritrae a grandezza naturale le tre figure di Edward Snowden, Julian Assange e Chelsea Manning. E poi spazio ai panel discussion con oltre 80 dibattiti. Ecco alcuni fra i temi principali: Il trauma dei giornalisti che lavorano con video e immagini cruente. Cura degli spazi social e coinvolgimento dei lettori. La fine dell'obiettività nel giornalismo. Coprire, verificare e distribuire le notizie nell'era digitale. Il futuro dell'informazione in Tv. Mobile journalism. Explanatory journalism. Il successo del podcast. L'ascesa del robot journalism. La strategia internazionale di Buzzfeed. La ricerca di modelli di business per la sostenibilità del giornalismo. Il giornalismo dopo Snowden. Giornalismo e Silicon Valley. Cos'è il constructive journalism e perché ne abbiamo bisogno. Querele minacce e protezioni fonti: l'attacco al giornalismo. Come comunicare notizie complesse di economia. L'uso dei dati e delle metriche nelle redazioni. Reporting dalle aree di crisi. Futuro del giornalismo indipendente locale Il successo del fact-checking in un mondo di Pinocchi e la lotta alle bufale. Slow news. Donna digitali al comando. Flop news: sbagliando si impara. Raccontare la guerra da freelance. Siria, giornalisti raccontano la speranza. E tanti altri. E poi Workshop: tornano gli appuntamenti di Hackers' Corner (i maggiori esperti italiani insegnano tecniche e strumenti per la sicurezza delle fonti e nella comunicazione giornalistica), Law&Order, una serie di workshop specifici per approfondire e prepararsi agli aspetti giuridici della professione e il filone Data Journalism. Complessivamente la formazione al festival prevede 70 appuntamenti tutti gratuiti. Previsti anche i workshop formativi tenuti da Twitter e Google (sono riconosciuti i crediti formativi Odg). Fra le presentazioni: Etica e deontologia giornalistiche per tutti - Mario Tedeschini Lalli ONA. Il giornalismo investigativo salverà il mondo (e il giornalismo)? Il metodo investigativo di Greenpeace - Maeve McClenaghan e Andrea Purgatori. The Coral Project: lavorare con la community per un giornalismo migliore; il Coral Project è una collaborazione fra la Mozilla Foundation, The New York Times e The Washington Post. Greg Barber The Washington Post e Marc Lavallee The New York Times. Drone journalism - Matt Waite fondatore Drone Journalism Lab; robot: strumenti, condizioni e sfide del giornalismo automatizzato. Frederik Fischer direttore Piq.de e Stephan Weichert Hamburg Media School. A teatro: Il teatro degli oggetti- Fulvio Abbate; Morti di mafia-Lirio Abbate; Carta bianca-Marco Travaglio; Gazebo Live!-Diego Bianchi, Marco Damilano, Makkox, Andrea Salerno, Antonio Sofi; Da Twitter al teatro: i nuovi linguaggi del giornalismo -Beppe Severgnini; Tra musica, parole, social e attivismo-Incontro con Fedez. E poi tanti altri appuntamenti ancora.