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San Valentino, Piemontese: "Traslazione negata da gruppo di prepotenti"

Roberto Minelli
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"Quello che abbiamo proposto quest'anno per la festa di San Valentino era un progetto bello per Terni, condiviso da tantissima gente della città e di fuori, non condiviso da una parte della parrocchia di San Valentino e ostacolato con prepotenza e violenza da un esiguo gruppo di persone, che con premeditazione hanno organizzato il tutto”. Con queste parole il vescovo Giuseppe Piemontese ha commentato la protesta dei parrocchiani di San Valentino che ha impedito il trasferimento dell'urna del santo in Cattedrale. “Abbiamo tentato di dialogare in tutti i modi, facendo qualche proposta alternativa, ma tutto è stato inutile, anzi ha avuto come risposta un inasprimento dei toni, fino agli improperi e parole offensive. Se non ci sarà un ripensamento all'ultimo momento da parte della parrocchia di san Valentino continueremo il programma della festa così come stabilito, ma senza l'urna di san Valentino rimasta nella basilica”, ha aggiunto il vescovo.   LEGGI IL PROGRAMMA COMPLETO Resta in vigore la disposizione del Vescovo emessa in occasione della festa di San Valentino riguardo alla sospensione delle celebrazioni nelle chiese di Terni dalle 8.30 alle 12 del 14 febbraio per consentire la partecipazione dei sacerdoti e fedeli al solenne pontificale nella cattedrale. Una nota a commento di quanto accaduto è stata diffusa dalla segreteria del consiglio pastorale diocesano, nella quale si esprime la solidarietà a monsignor Piemontese "in questo particolare momento di tentazione da parte di colui che mira a dividere la chiesa". "La maggioranza del consiglio pastorale diocesano fin dal primo momento ha sostenuto il progetto di un rinnovamento della festa del Patrono della città di Terni e della diocesi di Terni-Narni-Amelia con l'intento di stringerci attorno a San Valentino, insieme a tanti uomini e donne, specie giovani. La situazione difficile sotto l'aspetto economico e sociale, in cui versa la città e tutto il nostro territorio, richiede a ciascuno un supplemento di amore per le persone, l'ambiente e le situazioni e il coraggio di abbandonare come ci ricorda papa Francesco i lidi sicuri del “si è fatto sempre così”.