
Treni, addio ai ritardi sulle tratte per Roma

C'è la firma del direttore della divisione passeggeri regionale di Trenitalia, Orazio Iacono, e dell'assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Giuseppe Chianella sul contratto di servizio fra Regione Umbria e Trenitalia che, fino al dicembre 2020, definisce l'offerta dei servizi di trasporto ferroviario di interesse regionale. Il testo prevede l'aumento di 27 mila km all'anno (saranno 3,7 milioni) delle tratte percorse, nonchè monitoraggi mensili e non più trimestrali per garantire una migliore qualità del servizio. Il contratto ha un valore economico complessivo di 341 milioni di euro. L'intesa, attraverso il rinnovato sistema di penali e premialità, introduce inoltre un ulteriore incremento degli standard di puntualità dei collegamenti, già ad oggi molto positivi (94 treni su 100 puntuali, in Umbria, nell'anno appena trascorso). La Regione Umbria, competente in materia di programmazione e finanziamento del servizio, corrisponderà a Trenitalia corrispettivi per 37 milioni di euro all'anno a fronte di una produzione annuale di 3,7 milioni di treni-km (90 treni al giorno). "Legato all'anno giubilare, ma guardando in prospettiva anche al futuro della mobilità nella nostra regione, c'è un aumento dell'offerta e l'integrazione fra bus e treni sui principali corridoi regionali. Inoltre, ed è un risultato non scontato, c'è la garanzia per i treni che collegano l'Umbria alla Capitale di transitare sulla linea Direttissima, con l'impegno da parte di Trenitalia di dotare i mezzi degli adeguati sistemi per circolare sulla linea ad alta velocità". “Le linee del trasporto regionale – ha detto Iacono - sono percorse giornalmente da circa 25.600 passeggeri. Grazie alla loro scelta responsabile di rinunciare all'automobile, nel 2015 sono stati risparmiati all'atmosfera più di 44 mila tonnellate di CO2, che avrebbero alimentato l'effetto serra e 218 tonnellate di ossidi di azoto, 18 tonnellate di idrocarburi non metanici e circa 830 kg di particolato che avrebbero peggiorato la qualità dell'aria della regione se la stessa quantità di viaggiatori avesse preferito l'automobile. A questi dati si può aggiungere quello sul risparmio energetico, misurato annualmente in 13 milioni litri di petrolio equivalenti”.