
Capodanno, ecco il vademecum per evitare lesioni da botti

Il bilancio rassicurante degli ultimi anni, dove non sono stati registrati gravi lesioni da botti di Capodanno, consente ad azienda ospedaliera di Perugia e polizia di Stato di guardare con moderato ottimismo agli eventi per la notte di passaggio dal 2015 al 2016. Tuttavia il livello di guardia non va abbassato, ed è per questo che, per il quarto anno consecutivo, è arrivata la raccomandazione di operatori sanitari e funzionari della Questura di Perugia da trasmettere a tutti i cittadini. I casi diminuiti a Perugia e in Umbria, è stato ricordato, sono il risultato di una migliore e maggiore informazione come hanno ribadito in conferenza stampa mercoledì 30 dicembre nell'atrio del Santa Maria della Misericordia di Perugia medici e rappresentanti delle forze dell'ordine. Il vicequestore ha raccomandato di acquistare i fuochi d'artificio presso i rivenditori autorizzati (quelli con licenza prefettizia) e verificare che siano etichettati, con marchio CE, e che contengano le istruzioni per l'uso. Queste, invece, le precauzioni ricordate sempre dal vicequestore: non fare utilizzare i vari tipi di botti ai bambini, nemmeno quelli in regola con le norme; non indirizzarli verso altre abitazioni; mai farli esplodere in casa; mai tenerli in tasca per evitare accensioni da sfregamento; evitare abbigliamento in pile e acetato, altamente infiammabili; non raccogliere i botti e non avvicinarsi al fuoco inesploso e mai farlo, comunque, nell'immediatezza, ma avvertire le forze dell'ordine. Ultima raccomandazione, quella di fare attenzione a petardi e razzi, che restano “i botti più pericolosi”. "Nella gestione di questi ordigni non dobbiamo essere superficiali o convinti che certi infortuni possono capitare solo agli altri – ha precisato il professor Caraffa - il pericolo legato all'uso dei vari tipi di botti è sempre presente e il rischio di danni anche gravi, se non si usano tutte le le precauzioni e accortezze ricordate dagli organi di polizia, è una minaccia seria”.