
Lupi monitorati nell'area dei Sibillini con collare satellitare

Un esemplare di lupo, una femmina, è stato catturato dal gruppo di intervento faunistico del Parco dei monti Sibillini pochi giorni fa. La lupa ha un anno e mezzo di età ed è stata subito rimessa nel suo habitat, dopo l'applicazione di un collare satellitare in modo da consentire di seguirne gli spostamenti. Il progetto di ricerca é stato chiamato “Wolfnet 2.0”. La lupa é caduta nella trappola del tipo “laccio al piede Fremont”, hanno spiegato gli esperti. Tra il momento della cattura e rilascio sono trascorse appena tre ore, così da ridurre al minimo lo stress per l'animale. L'esemplare mostra ottima salute ed è stata chiamata Selana, dal nome di un'ancella della Sibilla. La cattura si é registrata nella zona di Visso, a poca distanza dal luogo dove, una trentina di giorni fa, venne catturato Nahar (così é stato chiamato), il primo lupo munito di radio collare nel Parco. Gli spostamenti e le abitudini di Selana e Nahar consentiranno agli studiosi di conoscere meglio il numero, la dimensione e i luoghi di frequentazione dei gruppi familiari che si muovono nella fascia nord ovest dell'area protetta del parco. I dati ricavati dagli spostamenti del primo lupo catturato hanno fornito, anche, informazioni interessanti sull'interazione tra questa specie e le molte attività umane presenti in questa fascia di territorio. Il radiocollare di Nahar ha segnalato finora 1300 localizzazioni esatte, rilevate con Gps, che stanno delineando un home range (l'areale utilizzato) di circa 40 chilometri quadrati. Un dato che, al momento, risulta molto più basso rispetto alla media degli home range rilevati per questa specie nell'area appenninica. Gli esperti dicono che nel corso dell'anno i lupi possono frequentare anche altre aree e che, quindi, con il trascorrere dei mesi questo areale dovrebbe, pian piano, allargarsi. Grazie alle informazioni che verranno raccolte sarà possibile ottenere indicazioni fondamentali per mettere a punto la strategia gestionale di questa specie, da un lato, ma, anche, della fauna selvatica in genere che vive nel parco. Nelle prossime settimane il gruppo di intervento faunistico tornerà al lavoro per la cattura del terzo ed ultimo esemplare di lupo da dotare di radio collare, così come previsto dal progetto approvato dal ministero. La cattura verrà organizzata in un ambiente diverso, con minore presenza umana, con l'obiettivo di riuscire a catturare un esemplare dalle diverse abitudini e arricchire così il novero delle informazioni da raccogliere.