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L'assessore regionale in visita all'ospedale: "Sarà rafforzato"

Paolo Puletti
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Sold-out e solo posti in piedi per la prima visita dell'assessore regionale alla Sanità Luca Barberini alla sede ospedaliera tifernate. Un nugolo di politici di tutti i livelli e poi tanto volontariato e quindi gli operatori sanitari. Più che una conferenza stampa si è assistito a una convention, compreso il ritardo con cui gli interventi sono iniziati. Andando al concreto, le premesse e le promesse non sono state poche per la sanità locale, adesso resta solo attendere che dalle parole, come si suol dire, si passi ai fatti. Di certo un buon gesto quello di aver pranzato alla mensa aziendale. “L'ospedale di Città di Castello ha e continuerà ad avere una funzione significativa nell'ambito dei presidi ospedalieri umbri di emergenza e, proprio in questa funzione, vanno individuate le prospettive per uno sviluppo della struttura”: questa la prima affermazione dell'assessore regionale. A visitare l'ospedale Barberini è stato accompagnato dal direttore generale della Usl Umbria 1 Giuseppe Legato, dal direttore regionale della sanità, Emilio Duca, dal direttore di presidio Silvio Pasqui. Presenti i sindaci di tutto il territorio dell'Alta Valle del Tevere con in testa quello di Città di Castello, Luciano Bacchetta. L'assessore Barberini, in riferimento all'ospedale di Città di Castello, ha sottolineato: “E' certo che la quarta città dell'Umbria ha un ruolo strategico nella riorganizzazione in atto nella sanità, lo dimostrano gli investimenti fatti, ma anche le autorizzazioni per le strutture complesse e in generale le performance che riesce a mantenere il presidio ospedaliero Alto Tevere. In prospettiva andremo a valorizzare le eccellenze e alcune strutture, come ad esempio quella della radioterapia di cui potranno fruire i pazienti di altre regioni. Inoltre, nell'ambito della riorganizzazione della rete regionale è previsto il potenziamento della Breast Unit per la senologia e più in generale del reparto di oncologia”.