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Aggressioni in treno, i dipendenti delle ferrovie alzano la voce

Il ferimento del capostazione a Ponte San Giovanni nel 2013

Roberto Minelli
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Sulle aggressioni ai capitreno e ai dipendenti di Trenitalia è intervenuta la Fit Cisl dell'Umbria, soprattutto dopo il fatto di cronaca in cui un capotreno nel suo esercizio di controlleria è stato assalito con un machete a Milano. "Sempre più spesso i nostri colleghi sono oggetto di violenze verbali e fisiche che solo grazie alla fortuna non sono mai degenerati in gravissimi episodi come quello di Milano - si legge in una nota -. Spesso la nostra organizzazione ha denunciato tale situazione che vede nell'ultimo anno ben il 20% del personale di bordo coinvolto in aggressioni fisiche senza contare quelle verbali. Ad alimentare il fenomeno delle aggressioni è il libero accesso alle stazioni e la possibilità, di chiunque voglia, di salire in treno sprovvisto di biglietto. In tali condizioni spesso le aggressioni colpiscono anche i colleghi che presidiano le stazioni: ricordiamo, infatti, il recente ferimento di un capostazione a Ponte San Giovanni colpito da una bottiglia rotta da un balordo durante la notte". Da qui la Fit Cisl richiede un intervento preciso: "Un aumento dei controlli da parte delle forze dell'ordine sia a bordo treno che nell'aree ferroviarie e l'istituzione di un presidio di protezione aziendale". Ma le istanze non terminano qui: "L'azienda Fs - prosegue il comunicato - deve istituire delle squadre volanti dedite all'antievasione che possano supportare il lavoro di controlleria del personale di bordo sopratutto nei treni ad alta criticità; riassegnare concretamente al personale di bordo (capotreno) lo status di pubblico ufficiale a garanzia del suo esercizio. Da ultimo vogliamo porgere tutta la nostra solidarietà a tutti i colleghi coinvolti in atti di aggressione durante l'espletamento del proprio dovere e, per quanto riguarda i nostri colleghi umbri, ci rendiamo disponibili a fornire ogni tipo di supporto (compreso quello legale) nella malaugurata ipotesi diventino vittime di aggressioni di qualsiasi natura".