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Chirurgia, 20 candidati per l'incarico da primario

Rosella Solfaroli
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Arriveranno da ogni parte dell'Umbria. Ma anche da Viterbo, Roma e addirittura di Bellinzona (Svizzera). E per qualcuno di loro sarebbe solo un cambio di “sede”. Tutti elementi che la dicono lunga su quanto l'area chirurgica di Spoleto sia ambita da chi ha deciso di partecipare, il 13 marzo prossimo, al concorso di primario di Chirurgia per il San Matteo degli Infermi. Sì, perché saranno ben 20 i professionisti che, di buon mattino, si presenteranno al cospetto della commissione alla palazzina Micheli per prendere parte alla selezione del concorso per il primariato di Chirurgia. Un incarico che vista la qualità delle candidature appare ambito. E allora conosciamo un po' meglio chi, sfidando anche la superstizione, il 13 marzo infatti è venerdì, metterà sul tavolo dei commissari tutto il proprio “sapere chirurgico”. Come già detto, tra i 20 partecipanti ci sono professionisti che ricoprono un primariato in altri presidi dell'Umbria, e non solo. In particolare sono Edoardo Minciotti, dell'ospedale di Branca (Gubbio), Gianpaolo Castagnoli, di quello di Pantalla (Todi), Cesare Fabio Campanile, del presidio di Civita Castellana (Vt) e Graziano Ceccarelli, medico ben conosciuto dagli spoletini e attuale primario di Arezzo (dopo esserlo stata all'ospedale di Nuoro). Ci sono poi quattro chirurghi di Foligno, collaboratori del dottor Mariani: Mauro Patiti, Andreino Tassi, Marcello Boni e Maurizio Longaroni. Tre chirurghi vengono invece dall'azienda di Terni, Michele Cerroni, Federico Farinacci e Francesco Ricci, e due da quella perugina, Paolo Rossi e Piero Covarelli. In lizza per il posto anche alcuni professionisti ben conosciuti dall'utenza spoletina: Michele d'Ajello, esperto nella chirurgia della tiroide, Massimo Rambotti, Alberto Bartoli e Alberto Patriti. Tre i chirurghi provenienti da fuori Regione c'è il dottor Marco De Prizio, che proviene da Arezzo ed è ,quindi, un “collega” del dottor Ceccarelli, il dottor Piero Rossi, viene da Roma ed è un professore dell'Università di Tor Vergata, e infine il dottor Carlo Balzarotti Ruben, che viene addirittura dall'ospedale generale di Bellinzona, in Svizzera. E dopo aver espletato questa prima sessione concorsistica, toccherà poi a quella che decreterà il nuovo primario di Anestesia e Rianimazione. I nomi degli aspiranti, in questo caso, non sono stati ancora resi noti: si sa soltanto che sono 11, di cui quattro di Spoleto, e che compariranno davanti alla commissione il 24 marzo.