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Ase, alta tensione: rigata auto dell'amministratore Musco

Rosella Solfaroli
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Ci ironizza su Angelo Musco, amministratore unico dell'Ase. Ma lo “scherzetto” di cui è stato vittima l'altro giorno, e che mercoledì mattina ha voluto rendere pubblico sulle pagine di un social network, è invece un chiaro avvertimento degno delle tipiche intimidazioni mafiose. E ad avvalorare ciò, c'è il fatto che quel solco inferto alla sua auto da parte a parte sul lato passeggero, è arrivato nella stesso giorno in cui sono state rese pubbliche alcune delle “magagne” di una società che Musco sta tentando di rimettere in carreggiata, attraverso il contenimento dei costi e smascherando i “furbetti” di turno, come ad esempio chi si assenta troppo spesso dal lavoro, con percentuali che sono arrivate al 27 per cento, grazie anche a medici compiacenti (in tal senso, Musco, ha fatto anche un esposto alla Procura della Repubblica). “Sono stato anche fortunato - ha commentato con un sorriso - forse altrove, la macchina, me l'avrebbero fatta saltare in aria. Qui, almeno, si sono limitati a farmi un rigo, seppur molto profondo”. Angelo Musco, però, non intende assolutamente sottostare a queste manifestazioni intimidatorie. E a testa bassa dice: “Nessuno mi può intimidire, e fino a che resterò in questo ruolo, farò il mio dovere”. Un concetto che l'amministratore unico di Ase ha voluto ribadire con forza anche dalla pagina facebook dell'azienda di Spoleto. “Qualcuno dirà ‘te la sei cercata' - ha scritto mercoledì mattina in un post che è stato anche corredato di foto della sua Bmw 320 sfregiata - ma nulla e nessuno potrà convincermi dell'opportunità di chiudere gli occhi come amministratore (finché rivestirò la carica) o come semplice cittadino di fronte ad abusi, malcostume o spreco di risorse pubbliche”. Secondo Angelo Musco, il “fattaccio” è accaduto all'interno del parcheggio della Coop di via dei Filosofi, guarda caso, proprio in quel luogo per la sosta delle auto dove, nei piani superiori, ci sono anche i 450 metri quadrati degli uffici Ase. Altro spreco perpetrato negli anni, questo, che Musco sta cercando di eliminare dato che, come lui stesso ha sottolineato l'altro giorno “ci sono spazi non utilizzati nemmeno e il Comune di Spoleto paga un affitto di circa 40 mila euro”. Un reato che, probabilmente, resterà impunito. Anche per il fatto che, a quanto sembra, Musco non intende sporgere denuncia. Dato che, a quanto sembra “all'interno del parcheggio non ci sono telecamere”, dice. Ma mollare, mai. E lo si evince da un'altra denuncia che vuole fare. “E' una lotta continua con gli operai della squadra che la mattina deve partire per eseguire i lavori in città - conclude - tutti vorrebbero scegliersi il lavoro da fare e i mezzi da utilizzare. Se fosse stata una azienda privata, li avrei denunciati per boicottaggio”.