
Coronavirus, sequestrate 400mila mascherine importate illegalmente da imprenditori cinesi

La guardia della finanza di Torino ha sequestrato 400mila mascherine al termine di una serie di operazioni finalizzate al controllo della regolarità dei dispositivi di protezione sanitari messi in commercio durante l'emergenza Coronavirus. La merce veniva fatta arrivare negli aeroporti di Malpensa e Ciampino per essere poi commercializzata illegalmente in tutta Italia. I sequestri sono avvenuti fra Torino, nei quartieri Aurora e Parella, i comuni della prima cintura torinese Moncalieri e Orbassano, arrivando fino a Maddaloni nel Casertano. I finanzieri del comando provinciale di Torino hanno concentrato la propria attenzione su quattro imprenditori cinesi che, in concorso tra loro, hanno introdotto in Italia container di mascherine protettive tipo FFP2 e chirurgiche approfittando della situazione emergenziale connessa alla diffusione dell'epidemia da Covid 19. Per velocizzare i tempi della messa in commercio, i quattro cinesi hanno dichiarato che il materiale era destinato a "servizi essenziali", per usufruire dello "svincolo diretto", mentre non ne avrebbero potuto beneficiare. La loro idea era quella di importare con le stesse modalità 5 milioni di mascherine, nell'arco di una settimana. Il materiale sequestrato verrà ora consegnato alla alla Protezione Civile grazie ai provvedimenti emessi dai pubblici ministeri Vincenzo Pacileo, Marco Gianoglio e Alessandro Aghemo della Procura della Repubblica di Torino, che hanno coordinato le indagini.