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La sensazione dopo la gara con il Gubbio è che i margini di miglioramento siano ancora notevoli. Il che fa ben sperare in vista del traguardo finale. Detto che davanti la qualità è tanta e le soluzioni vincenti possono arrivare in qualsiasi momento (con Mazzeo ancora a mezzo servizio e Insigne out), c’è da lavorare per trovare i giusti automatismi soprattutto negli altri settori. In mezzo Filipe è il faro e nessuno lo può discutere, ma serve uno scatto ulteriore: dal gioco ordinato in orizzontale alle verticalizzazioni con cambi di settore per sorprendere l’avversario. Ha qualità, lo può fare, soprattutto in gare come quelleconilGubbioquandogodedi grande libertà di azione senza alcuna pressione avversaria. E poi Nicco e Moscati, fondamentali nel gioco di Camplone non sembrano avere ancora la migliore condizione. Il primo ha sofferto Malaccari, l’altro è andato a strappi. Come fa Fabinho, al quale bastano però un paio di accelerazioni per far pendere il piatto della bilancia dalla parte del Grifo. Infine la difesa: è evidente che i due “centraloni” soffrono la velocità, ma si aiutano molto con il mestiere. Le difficoltà maggiori sono invece a sinistra dove Sini è apparso ancora spaesato per la categoria. Ma c’è tempo. E la sosta tornerà certamente utile a Camplone.
Luca Mercadini
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